Come impostare al meglio il rapporto col cliente per creare collaborazioni efficaci.
Come studio, le attività a cui dedichiamo più tempo, oltre alla progettazione vera e propria, sono sicuramente le analisi pre-progetto. Durante queste riunioni, prima col cliente poi internamente, cerchiamo di immergerci nel progetto, al fine di definirne obiettivi, risorse e fattibilità. A volte capita di avvicinarsi a progetti meravigliosi, ma con tempistiche o aspettative irrealistiche. In questi casi, se non è possibile rivedere il progetto, è probabile che lo rifiuteremo, per mantenere un carico di lavoro sano per il team.
Perciò è importante fin da subito impostare dei parametri preferenziali per la modalità di lavoro, sia internamente che dal lato del cliente. Occorre definire i migliori canali per la comunicazione, la gestione dei tempi e delle aspettative del progetto, per garantire il rispetto reciproco fin dall’inizio. Di tutto questo, ne parliamo già prima del contratto, poiché crediamo che le conversazioni oneste e trasparenti aiutino a definire un sano rapporto di collaborazione. Grazie a questo iter, spesso riusciamo a riconoscere prima i clienti compatibili o meno con la nostra vision, e quindi optare per le collaborazioni più efficaci.
A volte però succede di scoprire un’incompatibilità con il cliente a progetto iniziato. Cosa facciamo in questi casi? Cerchiamo di definire un workflow per mantenere il controllo della situazione. Definiamo una roadmap precisa che aiuti a gestire il progetto: dividiamo il progetto in tanti piccoli step, così che ognuno abbia dei task da evadere con tempistiche precise. In questo modo manteniamo un alto tasso di produttività, sia da parte del team che del cliente. Infine faremo del nostro meglio per portare a termine il progetto in modo professionale, ma restando comunque dentro i nostri limiti.
Esiste un metodo infallibile per riconoscere subito un potenziale cliente da evitare? Purtroppo no. Sicuramente lavorare con i clienti giusti, metterà in evidenza quali effettivamente non lo siano. Ma in generale, fa fede il detto “sbagliando, si impara”. Con l’esperienza sarete in grado di prevedere, grazie ad alcuni segni distintivi, chi potrà essere un potenziale cliente da evitare.
In conclusione, come già detto prima, per poter gestire al meglio la relazione con un cliente, occorre parlare con onestà, senza alimentare le false aspettative. I rapporti basati su rispetto reciproco e collaborazione, danno sempre vita a progetti straordinari.