Il cambiamento è quasi sempre una cosa positiva. Può portare novità, nuovi punti di vista e nuovi stimoli. Sarebbe bello però arrivare al punto di svolta in maniera graduale, o magari semplicemente avere degli input che ci facciano capire che ci stiamo avviando ad un cambiamento. Almeno per metabolizzare e capire cosa fare quanto prima. In particolar modo se si parla di business, lavoro o come vogliamo chiamarlo.
Instagram ha deciso di iniziare questo 2025 con una modifica, che per alcuni potrebbe non essere così sostanziale, su una delle sue funzionalità più importanti: il grid del profilo personale. Sappiamo tutti che ormai il trend video, reel non è più un trend, ma un vero e proprio modo di comunicare e di convertire visiti, like, interazioni etc etc. Questo ha portato infatti negli ultimi anni ad avere una visione più “portrait” di tutto quello che vediamo sui canali social di qualsiasi tipologia di settore, (il che ci sta, anche perché non è diventato un vero e proprio vincolo per chi non sfruttasse a pieno le “funzionalità video”).
I Social Network sono uno strumento di intrattenimento, non di business.
(Almeno non per tutti)
Il problema però arriva nel momento in cui, in maniera abbastanza brutale, da casa Meta arriva una bella modifica sul grid di ogni profilo, dove la visualizzazione passa da quadrata a verticale. Ripeto, potrà sembrare un problema da poco, ma per chi ha investito e progettato un’immagine dedicata al formato 1:1 si è dimostrato un vero e proprio problema.
La scelta di utilizzare un formato piuttosto che un altro è sempre stata libera al momento della pubblicazione, questo pero non può essere trasformato in un: “da oggi si fa cosi e basta”. Intendiamoci, ognuno fa quel che vuole con le sue cose, soprattutto dal momento in cui tu dai il consenso all’utilizzo dell’app, però ecco sarebbe stato più utile arrivarci gradualmente.
Il risultato infatti è un vero e proprio pastrocchio, dato che in molti si trovano con anteprime e immagini tagliate e di difficile comprensione. (soprattutto se si parla di testi o composizioni non centrali). Per questo comunque c’è una “soluzione” nella modifica del post, dove è possibile “sistemare” l’anteprima modificando la visualizzazione con un’aggiunta di sfondo o bianco o nero. Una pezza, che ci faremo andar bene.
Cosa fare quindi?
Qualche tempo fa abbiamo parlato dell’importanza di avere un sito web: leggi l’articolo. Questo argomento non passa mai di moda. Dobbiamo capire che i social network sono di proprietà terze ed un website no. Questa enorme differenza fa si che se il nostro business è focalizzato e presente su una comunicazione digitale, i canali social non posso essere l’unico strumento (o il più rilevante) da utilizzare. Essere proprietari delle proprie informazioni, dei propri materiali e strategie è fondamentale. Questo per i social non sarà mai possibile. Se domani (come già successo per il caso SIAE e musica) ci dovessero essere limiti di legge, di strategia o di qualsiasi altra natura, rischieremo di perdere o di subire danni notevoli.
Intendiamoci… questo non vuol dire che scoraggiamo l’uso dei social e delle loro funzionalità, ma semplicemente che dobbiamo farci forza su più fronti. Un website di proprietà è fondamentale sia a livello corporate che di sicurezza delle proprie informazioni. L’utilizzo ed il fine dei social network è di intrattenimento, quasi come se fosse un’esca per portare le tue visite su qualcosa di più concreto: un e-commerce, un corporate website, una promozione, una newsletter etc. etc.
È bene ricordarsi quindi quanto la libertà d’azione sui social network sia sempre circoscritta ai voleri di chi gestisce alla fonte queste piattaforme. Per questo motivo tutti (o quasi) hanno bisogno di un sito web.