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L’albero di Iela Mari

“Una storia senza parole, silenziosa come una bella nevicata.”

Introduzione

A distanza di anni le storie di Iela Mari continuano ad essere un’ispirazione continua. Poco meno di un anno fa proprio questo libro è stato lo spunto per un mio laboratorio d’infanzia. Abbiamo ideato una storia tutti insieme (grandi e piccini) partendo da domande ed osservazioni fantastico-scientifiche, stando seduti sotto la folta chioma verde di un prunus.
Gli alberi sono tra gli elementi diretti in natura per carpire il passare del tempo e l’effetto che quest’ultimo ha su tutto quello che ci circonda.

L’albero è un libro illustrato di appena 36 pagine, senza descrizioni. Edito da EMME EDIZIONI per conto di Einaudi fa parte della serie di “silent-books” per l’infanzia ideati per la casa editrice. Il solito punto di vista del lettore, senza nessuna guida descrittiva contraddistinguono queste pubblicazioni immortali nel tempo.

La semplicità di queste pubblicazioni non viene mai scambiata per “banalità” nonostante il fine dei racconti. L’autrice ci mette davanti ad un modo diverso e naturale di leggere e percepire lo scorrere del tempo ciclico attraverso la natura. Un punto di vista profondo e primordiale che sta svanendo sempre di più ai nostri occhi.

Per chi si fosse perso i capitoli precedenti firmati Mari, ecco come recuperare:

L’uovo e la gallina – Enzo & Iela Mari
Il palloncino rosso – Iela mari

  • Titolo: L’Albero
  • Autore: Iela Mari
  • Lingua: Italiano
  • Casa editrice: EMME EDIZIONI
  • Edizione: 1990
  • Copertina: Rigida
  • Dimensione: 21×21
  • Stampa: Pozzo Gros Monti spa

Iela Mari (pseudonimo di Gabriela Ferrario) è stata un’illustratrice e scrittrice italiana che ha compiuto numerose ricerche sull’attività ludica conoscitiva dell’infanzia. A partire dal 1955 le sue opere sono state pubblicate su numerosi libri e volumi che oggi sono considerati capisaldi per l’editoria per l’infanzia.

Il libro

La storia inizia d’Inverno dove un grande albero spoglio ha ai suoi piedi un bel manto innevato. Con il passare del tempo la neve si scioglie e grazie ad un gioco di contrasti, l’illustratrice sposta l’attenzione nel sottosuolo dove scopriamo bulbi colorati in crescita e la tana di un ghiro in letargo, prossimo al risveglio dato l’arrivo della Primavera. L’arrivo di quest’ultima trasforma tutto in verde e sui rami dell’albero le foglie e una coppia di uccelli si preparano a dare nuova vita.

Il ghiro vagabondo trascorre le sue giornate tra le foglie in cerca di cibo, gli uccelli nidificano, le foglie e le piante crescono. Con l’arrivo dell’Estate nel nido le uova si sono schiuse già da un po’ e la chioma dell’albero è costellata di ghiande. Scopriamo adesso che l’albero è un quercia! La vita si evolve trai rami ed il tempo passa lasciando spazio all’arancione. L’Autunno è arrivato. Dal nido tutti si preparano per la migrazione verso luoghi più miti, ed il ghiro inizia a fare scorte per il lungo Inverno.

Le foglie sono cadute. L’albero ritorna ad essere come lo avevamo conosciuto. Il ghiro dorme tranquillo aspettando l’arrivo della Primavera, degli uccelli e delle ghiande prima di un altro Autunno, di un altro Inverno…

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